GEORGIA - PARTE 3: A EST ED OVEST DI TBILISI

Il castello di Rabati
Camminando per le piazze principali di Tbilisi vi imbatterete sicuramente in persone che vi proporranno escursioni, fidatevi, ne vale la pena. 

Vi diamo un piccolo consiglio: usate i mezzi pubblici o le marshrutky (una specie di taxi collettivo molto economico). Guidare in Georgia può essere una sfida, le strade sono (a volte) non proprio meravigliose, gli animali possono pararsi davanti alla macchina improvvisamente e lo stile di guida non è "da manuale".

Prima escursione: ad ovest di Tbilisi - Akhaltsikhe (Castello di Rabati), Vardzia e Borjomi
Questa escursione è molto lunga sia in termini di km da percorrere che di tempo.
La Moschea Ahmadiyya

Akhaltsikhe e Castello di Rabati
Akhaltsikhe è il capoluogo di questa regione e il suo nome significa Castello Nuovo, sorge sulle sponde del fiume Potskhovi ed è dominata dal Castello di Rabati.
In passato Akhaltsikhe era nota per l'atteggiamento estremamente tollerante verso tutte le confessioni religiose e le etnie.
La fondazione del Castello di Rabati risale al XII sec., il complesso è molto grande ed ha subito in tempi recenti un radicale (e a mio parere estremo) restauro. La parte più interessante è costituita dalla zona monumentale dove si possono ammirare padiglioni, laghetti, fontane, una madrassa, la Moschea Ahmadiyya (oggi non più in uso) e la cittadella fortificata.

Vardzia
Vardzia
La città rupestre di Vardzia risale al XII sec. e fu costruita per volere di re Giorgi III che fece edificare una fortificazione; la regina Tamar, figlia di Giorgi III, completò l'opera fondando un monastero che crebbe negli anni ed arrivò ad ospitare fino a 2000 monaci diventando una vera e propria città.
I monaci vivevano in un complesso distribuito su circa 13 livelli che comprendeva quasi 500 stanze che comprendevano anche cantine e luoghi di preghiera. Alla fine del XIII sec. un devastante terremoto fece crollare parecchie pareti e rovinò molti ambienti, il colpo di grazia arrivò con un saccheggio ad opera dei persiani intorno alla metà del 1500.
Il sito venne riscoperto dopo la caduta del regime sovietico dai monaci che qui vi si trasferirono, alcune grotte, infatti, non sono visitabili perché abitate dai monaci.
La città rupestre vista da fondovalle
La splendida Chiesa dell'Assunzione è il cuore del complesso ed è interamente affrescata, tra gli affreschi vi è anche una rappresentazione della regina Tamar. Molto suggestivo è anche l'ambiente naturale in cui si inserisce questo sito: in una valle dove scorre il fiume che arriva fino a Tbilisi.
Piccola curiosità: i georgiani si riferiscono a Tamar chiamandola "king" e non "queen" per indicare il potere e la forza di questo personaggio straordinario.
Consiglio: se vi recate in estate vi consiglio di visitare il sito la mattina presto per evitare di cuocere!

Borjomi
Tra le tante cose di cui ci siamo innamorati c'è anche l'acqua Borjomi, la trovate ovunque in Georgia e non ci sono mezze misure: o la si ama o la si odia!
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La buonissima Borjomi
La cittadina è famosissima in tutta l'ex Unione Sovietica e ve ne accorgerete per la quantità di turisti che incontrerete! 
La sorgente minerale venne scoperta all'inizio del 1800 da alcuni soldati russi, in seguito il conte Vorontsov fece diventare Borjomi luogo di villeggiatura che verrà consacrato definitivamente dal fratello dello zar Alessandro II, il duca Michele Romanov.
La zona interessante è il Parco delle Acque Minerali, anche qui l'atmosfera che si respira è quella di un passato fatto di grandezza e ora un po' passata. La prima fonte che troverete nel parco, sotto un padiglione è quella chiamata Ekaterina, se poi percorrerete tutta la stretta valle per 3 km troverete una piscina di acqua termale che esce costantemente a 27°.


Seconda escursione: ad est di Tbilisi - Sighnaghi, il Convento di Bodbe e le cantine del Kakheti

Convento di Bodbe
Santa Nino è colei che fece convertire al cristianesimo re Mirian e la regina Nana rendendo la Georgia il secondo paese - dopo l'Armenia - a dichiarare il cristianesimo religione di stato.
Il convento è il luogo dove è sepolta Santa Nino, immerso nella natura è abitato da monache che vedrete affacendate tra l'orto e gli animali che vengono allevati per il sostentamento della comunità monastica. Non perdete occasione di passeggiare fino alla fonte miracolosa sgorgata nel luogo dove la Santa era raccolta in preghiera.
Le mura di Sighnaghi

Sighnaghi
La città, fondata da re Erekle II nel XVIII sec., sorge su un colle ed è circondata da 4 km di mura (originali) con 23 torri e 6 porte, fare una passeggiata sulle mura è molto piacevole e vi farà godere del bel panorama. La cittadina è anche conosciuta come la città degli innamorati e conserva anche una ricca raccolta di dipinti di Pirosmani conservati nel locale museo.

Le cantine e il vino del Kakheti
Kakheti è la più importante regione vinicola della Georgia, posizionata come un cuneo tra Russia (Dagestan) e Azerbaijan, va da se che il paesaggio sia caratterizzato da vigneti e colline.
Panorama da Sighnaghi
Oltre al Convento di Bodbe e Sighnaghi in questa regione potrete visitare la splendida Cattedrale di Alaverdi e l'interessantissimo complesso monastico di Davit Gareja situato proprio sulla linea di confine con l'Azerbaijan.
Vi consigliamo di visitare questa regione per comprendere lo spirito del vino georgiano, nel prossimo post vi parleremo in modo più approfondito del vino, in questa sede vi forniremo i nomi di alcune cantine che, a nostro parere, vale la pena visitare:

  • Winery Khareba
  • Shumi
  • Vineria Kakheti
Potrete anche contattare la Kakheti Wine Guild per maggiori informazioni.

L'ultima parte dedicata a questo meraviglioso Paese riguarderà la sua gastronomia e il vino.

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