ARMENIA - Un viaggio nel cuore del caucaso

Armenia – BandieraLo ammetto, come meta turistica l'Armenia può lasciare perplessi; effettivamente nemmeno noi l'avremmo presa in considerazione prima di un paio di anni fa. Fu durante il nostro viaggio in Israele che iniziammo ad interessarci di questo paese, visitando la città vecchia di Gerusalemme rimanemmo incuriositi dal quartiere armeno, ci documentammo, leggemmo parecchio e decidemmo di includere l'Armenia in uno dei nostri itinerari/vagabondaggi.
NOTE GEOGRAFICHE
Armenia - Mappa
Poco più grande della Sardegna, l'Armenia, si caratterizza per paesaggi molto particolari che, se visti al suono del duduk, appaiono malinconici ed evocativi di un passato lontanissimo.
Il territorio è prevalentemente montuoso, senza sbocchi sul mare, unico specchio d'acqua di rilevante importanza è il Lago Sevan che fornisce anche le buonissime trote cucinate in tutto il paese.
Il clima è caratterizzato da estati calde, caldissime anzi, e inverni molto rigidi.

NOTE STORICHE
Mesrop Mashtots
inventore dell'alfabeto armeno
La leggenda vuole che il popolo armeno discenda da Hayk, uno dei pronipoti di Noè, secondo la tradizione infatti l'arca si arenò proprio sul monte Ararat alla fine del diluvio. La storia ci racconta che da sempre questi territori furono occupati da tribù che si svilupparono fino a diventare una vera e propria civiltà che si espanse fino ad ottenere, sotto al regno di Tigrane II, un vasto territorio compreso tra la Siria, il Libano e l'Azerbaijan.
L'Armenia fu, nel 301 d.C., il primo stato ad aver riconosciuto il cristianesimo come religione nazionale, questo grazie a San Gregorio Illuminatore che guarì dalla pazzia re Tiridate III; naturalmente la parte riguardante la pazzia del re è leggenda, gli storici concordano sul fatto che Tiridate III mirasse ad ottenere un'unità nazionale tramite questa scelta.
Nel 405, Mesrop Mashtots, creò l'alfabeto armeno composto da 36 lettere che contribuì ulteriormente all'unità nazionale attraverso una comune base culturale.
Per secoli il territorio venne occupato da varie popolazioni: mongoli, persiani e arabi; l'Armenia ottenne una breve indipendenza tra l'800 e il 1000 sotto i regnanti della dinastia dei Bagratuni che diventeranno poi dinastia regnante in Georgia. Dopo l'anno 1000 iniziò una prima diaspora poiché i territori armeni vennero occupati nuovamente a più riprese dai popoli confinanti, molto importante fu l'occupazione turco-ottomana che si protrasse fino agli inizi del XIX° sec. 
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San Gregorio Illuminatore
La vittoria dell'Impero Russo (1828) sull'impero persiano fece si che una porzione di territorio corrispondente a grandi linee all'odierna Armenia, finisse sotto l'influenza cristiana, questo fece si che molti armeni tornarono nei loro antichi territori.
Gli armeni rimasti nell'impero ottomano, sul finire del secolo, avanzarono richieste per l'ottenimento di maggiori diritti, per tutta risposta, il sultano Abdulhamid II fece massacrare un numero compreso tra gli 80.000 e i 300.000 armeni. 
Questi sanguinosi fatti furono solo un preludio a quello che viene normalmente definito il Grande Crimine (Medz Yeghern), il grande genocidio che provocò un numero di vittime indefinito ma comunque compreso tra le 200.000 e 1.500.000 vittime. Dato che la questione comporterebbe una lunga narrazione vi consiglierò poi alcuni volumi se vorrete approfondire l'argomento.
La storia dalla fine della prima guerra mondiale ad oggi è facilmente riassumibile: dopo un primo tentativo di indipendenza l'Armenia venne inglobata nella sfera di influenza dell'Unione sovietica e vi rimase fino alla nuova indipendenza dichiarata nel 1991. Gli ultimi decenni hanno visto una violenta guerra contro l'Azerbaijan per la contesa riguardante il Nagorno Karabakh. 
I primi due decenni degli anni 2000 hanno visto una forte crisi economica e politica da cui il paese sta cercando faticosamente di uscire. Non fatevi ingannare dalla capitale, se viaggerete per il paese noterete le differenze tra gli standard di vita di Yerevan e quelli delle campagne.

Testi che potrebbero essere utili per approfondire il Genocidio Armeno:

  • La masseria delle allodole di Antonia Arslan, un bellissimo romanzo molto toccante
  • I 40 giorni del Mussa Dagh di Franz Werfel
  • Raccontami dei fiori di gelso di Aline Ohanesian
  • Metz Yeghérn: breve storia del genocidio degli armeni di Claude Mutafian
Nel prossimo post vi parleremo del nostro viaggio, ne seguirà uno sulla gastronomia e, per finire, alcune ricette da provare.



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