GEORGIA - PARTE 2: TBILISI

La Fortezza di Narikala vista dal piazzale della Chiesa di Metekhi
6 ore, tanto dura il viaggio in treno da Kutaisi a Tbilisi. Il treno (a lenta perrcorrenza) ha gli scompartimenti da 6 come i nostri vecchi intercity e, non serve dirlo, è interessante condividere il viaggio con perfetti sconosciuti, a noi son capitati un olandese e due ragazze tedesche. L'olandese, un uomo di circa 50 anni, è arrivato in Georgia in bicicletta direttamente dall'Olanda!
Partendo dalla verdissima regione dell' Imereti, in sei ore si passa attraverso una varietà di paesaggi che stupiscono: uno stato non troppo grande contiene una diversità di paesaggi affascinanti!

TBLISI
Non fatevi ingannare, questa città sembra piccola e circoscritta ma non lo è! Con una popolazione di oltre un milione di abitanti, la capitale della Georgia è caratterizzata dall' avere all'interno di un solo corpo molte anime: la città vecchia, la città nuova, la città sovietica, le influenze mussulmane e quelle armene.

Orecchini in oro provenienti dal Tesoro della Colchide
 e conservati c/o il Museo della Georgia

Un po' di storia
Secondo una leggenda la città venne fondata dal re Vakhtang Gorgasali che, durante una battuta di caccia, vide un cervo ferito cadere in una sorgente sulfurea e uscirne miracolosamente guarito, decise allora di trasferire qui la capitale del regno. Tbili, in georgiano, significa infatti "caldo".
La realtà è naturalmente ben diversa, la zona infatti è abitata da circa 6000 anni ed è stata oggetto di parecchie contese vista la sua posizione strategica sul fiume Mtkvari.
Abanotubani
Un edificio scolastico nella città vecchia
Nel 645 la città venne conquistata dagli arabi e per oltre quattro secoli fu sede di un emirato fino a quando Re Davit il Costruttore la riconquistò e la elesse a capitale del suo regno. Sotto Re Davit la città fiorì, egli infatti chiamò alla sua corte artigiani e mercanti rendendo Tbilisi una città ricca. 
Tblisi continuò a crescere anche sotto la pronipote del re Davit, la Regina Tamar tant'è che raggiunse una popolazione di 80.000 abitanti.
L'arrivo delle tribù mongole, la devastazione della peste e l'occupazione da parte di Timur arrestarono bruscamente lo sviluppo della città. Per oltre 400 anni la città visse un periodo buio, l'ultima devastazione avvenne nel 1795 quando la città fu completamente rasa al suolo dai persiani. 
La Russia zarista annetté la Georgia nel 1800 e ricostruì Tblisi con una concezione di città imperiale, dotandola di ampi viali e piazze. Alla fine del secolo la città contava circa 180.000 persone, un terzo armeni, un terzo russi e un terzo georgiani.
Ingresso dei Bagni Orbeliani
Dopo la rivoluzione d'ottobre la città conobbe una forte crescita economica e industriale ma divenne anche il centro di una forte opposizione al regime sovietico e campo di battaglia durante la guerra civile degli anni '90.
Bisogna aspettare la Rivoluzione delle Rose del 2003 per vedere rinascere Tbilisi, una città oggetto di numerosi investimenti e riqualificazioni, una città che ha molto da offrire e che conserva comunque un fascino particolare e, in certe zone, molto decadente.

Cosa vedere

Città vecchia
Noi abbiamo preso in affitto un appartamento proprio a fianco dei bagni turchi, la zona è affollata ma se avrete l'accortezza di cercare alloggio nelle viuzze defilate godrete di pace e tranquillità!
In questa zona vi consigliamo sicuramente di passeggiare per ammirare edifici affascinanti, alcuni oggetto di restauro radicale ed altri "sgarrupati" ma dall'enorme fascino!
Della città vecchia vi consiglio di visitare Abanotubani, i bagni termali, prenotate una stanza privata nei Bagni Orbeliani (sono quelli con la facciata in maioliche) decisamente moderni e puliti. 
Non mancate di percorrere il Ponte della Pace, opera impressionante e modernissima progettata dall'architetto italiano Michele De Lucchi e prendete la funicolare per raggiungere la panoramicissima Fortezza di Narikala.
Arcate del Museo della Georgia
Un consiglio gastronomico: prenotate un tavolo per cena al Cafe Litera, in estate mangerete nell'incantevole giardino dei piatti tipici georgiani rivisti in chiave moderna. Il Litera si trova sul retro del palazzo del Sindacato degli Scrittori.

Rustaveli
Rustaveli gamziri è una delle arterie principali della città ed è dedicata a Shota Rustaveli, il maggiore poeta georgiano vissuto alla corte della Regina Tamar nel XII sec., scrisse L'uomo dalla pelle di leopardo, un poema cavalleresco conosciutissimo dai georgiani, è un po' l'equivalente di Manzoni o Dante. Per cominciare vi consigliamo di prendere la metro e scendere alla fermata Rustaveli, da li poi percorrete questo grande viale fino a Tavisuplebis moedani, l'ampia piazza con al centro la colonna sormontata dalla statua dorata di San Giorgio.
La statua di San Giorgio in Tavisuplebis moedani
Passeggiando per Rustaveli ammirate i bellissimi palazzi che vi si affacciano: l'Accademia delle Scienze, il Teatro dell'Opera in stile moresco, il barocco Teatro Rustaveli, il Parlamento e il Museo della Georgia. Vi consigliamo vivamente di visitare questo interessantissimo museo perché conserva sia il meraviglioso Tesoro Archeologico della Colchide sia perché ospita all'ultimo piano il Museo dell'Occupazione Sovietica che può dare un'idea della recente storia del paese. Due consigli: date un'occhiata agli interni dell'Hotel Stamba e andate a cena da Pasanauri, locale tipico tutto in legno dove potrete gustare i migliori khinkali della città!

Vi avevamo detto che il viaggio in Georgia sarebbe stato diviso in due parti più una riguardante la cucina e le ricette, in realtà, per non fare dei post troppo lunghi abbiamo diviso il viaggio in tre parti, nella prossima vi parleremo delle escursioni fatte tenendo come punto di partenza Tbilisi.

La vista dall'appartamento sulla Chiesa di Metekhi

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