CATERINA MARIA ROMULA DI LORENZO DE' MEDICI meglio nota come CATERINA DE' MEDICI

Molti di voi si chiederanno: "Perchè in un blog di cucina si parla di Caterina de' Medici
?"
La risposta è semplice: la cucina in generale (e quella francese in particolare) devono moltissimo a questa donna. Vediamo di spiegarlo meglio!

Caterina de' Medici in un dipinto di François Clouet, 1555
Caterina nacque a Firenze nel 1519, rimasta orfana quando aveva cinque mesi venna affidata alle cure delle zie e di Papa Leone X, appartenente anche lui ai de' Medici. Caterina dovrà molto alla sua educazione ricevuta a Roma e, dopo un'infanzia avventurosa (presa in ostaggio dai fiorentini assiste all'assedio di Firenze), diventa sposa di Enrico II di Valois e nel 1549 viene incoronata regina di Francia. 

Travagliata è anche la sua storia di madre: per ben dieci anni dopo il matrimonio la coppia non riesce ad avere figli, Caterina teme di essere ripudiata ma, alla fine, avrà dieci figli (sette dei quali riusciranno a raggiungere l'età adulta).

Caterina era una donna complessa, complessa era la sua personalità e complesso il ruolo che rivestiva. A causa di tutto questo la sua figura è circondata da un alone di mistero. Famosa è la leggenda nera riguardante Caterina: dispotica, accentratrice, dedita alla magia, spietata e amante delle trame macchiavelliche. Dove sia il vero a nessuno è dato saperlo, a mio parere, un personaggio di potere non può essere amato da tutti e a volte prende decisioni che lo rendono poco popolare agli occhi del popolo.

Nonostante tutto questo non si può negare che abbia dato molto alla Francia sia da un punto di vista culturale che culinario.

Per il nostro oggetto d'interesse vi basterà pensare che il desco veniva apparecchiato con raffinate tovaglie damascate, i piatti venivano cambiati tra una portata e l’altra e venne introdotto l'uso della forchetta. Le pietanze salate vennero separate da quelle dolci, i pasti erano accompagnati dalla musica e, per la prima volta su una tavola francese, si potevano mangiare broccoli, asparagi, piselli, pomodori e carciofi, la pasta, i sorbetti di frutta e lo zabaione.

Tutte queste novità si ebbero perché Caterina portò con se in Francia cuochi, pasticceri, panettieri, 
personaggi che aveva voluto al suo seguito, ed insieme a loro arrivarono le tradizioni della cucina mugellana, del Casentino e di altre zone della Toscana. La brigata di cucina conosceva molto bene i piatti amati da Caterina amava: la salsa colla, la zuppa di cipolle, le pezzole della nonna, la lingua in dolce e forte, il fegato farcito, i vari tipi di frittata ed anche l’anitra con la melangola (o papero al melarancio), i bravi cuochi parigini presero subito queste ricette e le reinterpretarono dando un gusto più "alla francese": il papero divenne la Canard a L'Orange, le pezzole divennero le crepe e anche la salsa colla fu modificata nella presentazione e nel nome e si chiamò béchamel, la zuppa di cipolle diventò soupe d’oignons e le frittate vennero chiamarono omelettes.

Anche per i bignè e i macarons - miei cari - dobbiamo ringraziare proprio Lei:
Caterina de' Medici, donna di cultura e potere.

A presto con una ricetta ispirata a questo grande personaggio!!!

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